…incontro al Natale con don Alessandro…
“ABITERANNO SICURI PERCHE’ EGLI ALLORA SARA’ GRANDE”
E’ stata intensa e profonda la riflessione che Don Alessandro ha proposto questa sera a tutti noi che lavoriamo al Seghetti!
Guidati dal testo del Profeta Michea (che appartiene ai cosiddetti Profeti Minori, ci avvisa il Don, ma che di minore non ha proprio nulla), intraprendiamo insieme un cammino composto di tre passi che hanno il sapore di un viaggio nella nostra interiorità, per riscoprire la gioia di appartenere ad un Dio-Bambino il cui unico scopo è la vicinanza con le sue creature.
Anche la musica è presente per scandire meglio il cammino ed è proprio il calore di alcuni pezzi classici a favorire i brevi momenti di pausa utili alla riflessione.
Il Profeta Michea esalta Betlemme, piccolo paesino della Giudea, destinato, però, fin dall’antichità, a costituire la culla per “Il dominatore in Israele -che- starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore suo Dio” (Michea 5,1-3).
L’annuncio di Michea ci consegna la vicinanza di Dio: anche se il testo usa, infatti, parole che sottolineano la grandezza del Signore, è tuttavia evidente che la storia della Salvezza non si compie nei palazzi o nelle capitali, ma predilige ciò che è povero, per raggiungere ogni uomo.
Cristo ha scelto una “periferia” per nascere perché non ci sia più il timore dell’abbandono….
Nelle nostre periferie personali, fatte di pochezza e di limite, di quotidianità pesante e di strade dolorose, Dio non si rifiuta di scendere, rendendo così un luogo ai margini lo spazio destinato alla sua manifestazione.
L’incontro con il Dio che viene è fonte di pace e ci trasforma in profeti, annunciatori della “Buona Novella” del Vangelo, perché, se sul Bambino di Betlemme si stende già l’ombra della croce, noi sappiamo che il nostro destino è accanto ad un Dio vivo. #periferia #riflessione #incontroalnatale #interiorità #profetamichea